mercoledì 9 febbraio 2011

Late Night Broadcast

Ho avuto una visione l’altro giorno.
Era un’orribile giorno al calor bianco, un giorno come tanti altri.
Stavo camminando in quei non-luoghi fatti di asfalto, centri commerciali, capannoni e cartelloni pubblicitari.
Ma la cosa peggiore era la musica, orribile, specchio di un mondo dove le uniche cose a durare più di una canzone di Antonacci sono guerre e carestie.
Ad un tratto giro in una stradina di campagna , mentre l’aria rinfresca e la luce lascia spazio al buio.
Ed è subito un altro vivere. C’è musica nell’aria, una strana emissione di tarda notte.
Quel suono dell’anima che non riusciamo mai ad ascoltare perché c’è sempre qualcos’altro acceso.
Voci e suoni amici, conforto di un passato pieno e di un futuro aperto. Il paradiso insomma.
Da non muoversi più da qui.
Ma ecco proprio sul più bello il brutto concerto di clacson iniziare, rombi di motore e voci incazzate a dirti: “Ecco il tuo solito mondo di merda”
La visione ora mi sfugge, ma il segno di quella visione rimane:
“Late Night Broadcast” compiled by Mirco Salvadori

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