venerdì 30 settembre 2011

Domenica 02 ottobre: Dark Darkness



è ora di cedere all'ignoto, di rinunciare al controllo
è ora di  accedere a mondi misteriosi e invisibili…
mondi captati attraverso inpalpabili suoni
mentre l'occhio scruta inutilmente
nella più buia oscurità

Chllngr: Dark Darkness
Clams Casino: Naturals
Shlohmo: Get Out
Htrk: Love Triangle
Chelsea Wolfe: Movie Screen
Crosses: Bermuda Locket
Be Forest: Dust
Silk Flowers: Columns
S.C.U.M: Whitechapel
Amatorsky: Soldiers
Pallers: Nights

venerdì 23 settembre 2011

Domenica 25 settembre: Eteree isole di suono

























L’amarezza della realtà
si inebria di fantasia e di creatività
nel trovare suoni che evaporano
dalle quotidiane consuetudini
per naufragare su poetiche ed eteree isole.

M83: Intro (Ft Zola Jesus)
Port-Royal - Spider Toupet
Anklebiter: Nothing Will Happen Tomorrow (Light Out Asia remix)
Spc Eco: Silo Too High
Villa Venus:  Like Drowning
Mathemagic: Sequin
Windowspeak: Ghost Boy
Snowman: Absence
Kynan: Forever
Balam Acab: Await

giovedì 15 settembre 2011

Il Fantasma Del Futuro


I fantasmi sono qui, costituiscono lo spazio, mi circondano. Si nutrono degli occhi accecati degli uomini”
(da La possibilità di un'isola di Michel Houllebecq)

Ci sono due idee di musica che animano i miei ascolti ultimamente.
Una è l'emblema di una musica che si nutre di musica mettendo tra parentesi il mondo e l'altra è un'idea di mondo che ha bisogno di musica per svelarsi.
Una si rivolge sempre più al passato, alla memoria per riattivare emozioni, magari ri- attualizzate da musicisti giovanissimi che avendo interi blocchi di materia musicale disponibili si rifanno a forme di sublimazione di un certo passato musicale.
L'altra è l’idea di un mondo dove la diserzione, la sottrazione al rumore di fondo avviene attraverso un suono che svela l'intollerabilità verso un quotidiano fatto di incombenze ansiogene, di ritmi produttivi, di ansia della storia. E’ musica antistorica che entra in contatto con la meditazione senza oggetto, è rilassamento psico-fisico e ricerca di rapporto armonico tra corpo e cosmo.
 Qualche anno fa, in una trasmissione di “Diserzioni vs Nocturnal Emission” giocammo con il nostro passato presente e futuro musicale.
Uscirono tre storie diverse, tutte e tre nate dalla feroce passione per il suono, con un passato e un presente comune, ma il futuro già si divideva tra rivitalizzante versione del passato e sperduto orizzonte senza tempo in cui perdersi.
Nel tempo le due tendenze si sono delineate, la prima nelle new cold/dark/chill wave, nel post dubstep, nella witch house.., la seconda in una ambient sempre meno definibile e sempre più rarefatta ed eterea.
Quale delle due idee di musica prediligo non lo so, probabilmente dipende dal momento, ma entrambe rompono il dispositivo di un futuro come sviluppo progressivo del tempo.
Oggi, dopo il collasso del sistema finanziario fondato sulla futurizzazione dell'economia e sul debito si apre l'epoca che segue al futuro.
Il fantasma di quel futuro promesso è qui, nelle macerie di un sistema che si nutre ancora delle nostre vite. Se dobbiamo guardare dietro di noi è per ricordare l’inquietudine e l'abisso di violenza che egli può in ogni momento scatenare. Ecco allora che viene ripreso un suono che deriva da le epoche più “dark” dove si cominciava ad urlare “no future”. Questo sound ci serve a riconoscere lo spettro e a prendere la direzione giusta verso l' esodo in quelle pianure senza confini dove l'altro suono ci rende liberi dal “Phantom of the future”.

Adopereremo la rete infinita della conoscenza per evitarlo e impareremo la dolce deriva per sottrarci alla sua presa. Ascolteremo l'infinità del suono presente e non avremo più bisogno di futuro.

ps) a breve riprenderanno le nostre diserzioni radiofoniche. Stay tuned!

lunedì 5 settembre 2011

Lav.NEXT: Vitamine emotive ricostituenti

La si sente nell'aria. Greve , inerte, quasi rassegnata.
Circola nei media, nelle parole, nei gesti del quotidiano. La stanchezza, “l'immagine nascosta” di questo paese si propaga, contagiosa, come ci si trovasse all'interno di un dispositivo non arrestabile. Anche il sonoro, con la riproposta di vecchi cliché, di continui rimandi ai duellanti Liga/Vasco, di Radio Italia solo musica? Italiana, di  Virgin radio Verorock, di festival '80... sembra galleggiare nella fiacca italica.
Eppure non si mai prodotta tanta musica come adesso in questo paese, eppure c’è un gran lavorio prezioso e non riconosciuto nel sottobosco, eppure è quando la palude ti prende alla gola che bisognerebbe provare a lanciare qualche sasso nella mota.
Laverna,  netlabel  con sede tra Venezia e Padova, ci prova, ancora una volta. Lo fa cercando slancio nel suono ambient prodotto da  una cerchia di visionari sognatori che ci obbligano a fare i conti con un suono che sa scuotere l'anima.
Gigi Masin, Molven, Giorgio Ricci, Manuel Cecchinato Posadas, William Capizzi, Easychord, Fabio Anile, Leastuperbound e The Secret Life of the Black Suit, questi i nomi degli artisti che hanno partecipato a questa compilation.
“Next”  è dedicata a chi sente la stanchezza ma non si ferma, a chi non rinuncia ad immaginare suoni a venire, a chi continua ad incantarsi davanti alla bellezza.
Grazie al monitoraggio continuo della vita nel sottobosco del suono elettronico, Laverna riesce ad aprire per noi tutti spiragli di senso, riesce a regalarci mappe del tesoro.
Aprire la mappa e cercare tesori  dovrebbe essere il “Next” passo per vincere la stanchezza cronica.
Le vitamine emotive  per cominciare a rompere lo stagnante dispositivo italico sono a vostra disposizione all’interno di questa splendida compilation.

Tracklist:
molven - hibernate
giorgio ricci - uma
william capizzi - escape from the the moon's lawn
manuel cecchinato posadas - following gentle ghosts i
easychord - high goals
fabio anile - it's full of stars (Live In Antwerp -BE)
leastupperbound - tape #6
gigi masin - treasure map
the secret life of the black suit - immagine nascosta