ovvero l'inutile
tentativo di narrare il mio anno sonoro
Intro catastrofista
La fine del mondo non è un evento.
E un processo. Che è in corso.
La crisi ambientale e la distruzione
della biosfera, lo spostamento del baricentro economico mondiale
creano scosse fortissime.
E il suono, in questo contesto, come
si è mosso nel 2012?
Alla scarsità assoluta
dell'ambiente naturale, corrisponde l'infinita abbondanza,
riproduzione e condivisione di suoni e musiche. La sfera sonora è
satura e rischia di diventare indistinto flusso di rumore.
Il pensiero positivo, quello della
crescita infinita , quello dell'ottimismo ad ogni costo che ha
contraddistinto l'era elettronica ha ridotto la capacità critica
fino all’apatia. Ecco allora che un suono oscuro che legge le
inquietudini di questo periodo storico può essere una virtù,
attendersi il peggio per invertire la tendenza può essere utile.
- Andy Stott: Luxury Problems (Modern Love)
- ASC: Out Of Sync (Samurai Red Seal)
- R.Roo: Mgnovenie (Tympanik audio)
- Raime: Quarter Turns Over A Living Line (Blackest ever black)
- Morphosis: The TEPCO Report (Morphine Records)
Crescendo con fuga
In un mondo in cui sei rincorso da
miriadi di richiami, apparati di cattura di un potere mediatico che
pervade la vita è nata in molti la convinzione che “è meglio
perdersi che essere trovati”.
Per questa generazione precaria con
le sue vite insoddisfatte l'idea beatnik del “viaggiare senza
arrivare” è diventata l'idea del “perdersi da nessuna parte”.
Il nebuloso oblio del rumore bianco
diventa il luogo di beatitudine che prende a piene mani da quella
scena un tempo chiamata dreampop/shoegaze.
- Stumbleine - Drifting Youth/Spiderwebbed (Monotreme Records)
- To Destroy A City: Rebuild (n5MD)
- Anoice: The Black Rain (Important Records)
- Alcest: Le Voyage De L’Âme (Prophecy Productions)
- Bitcrush: Collapse (n5MD)
Ritornello
...quando l'oceano di suono si fa
particolarmente burrascoso, quando ti senti perso nel suo caos,
cerchi quegli approdi sonori che ti sembra possano farti ritrovare la
strada.
Suoni dati per passati, che hanno
fatto parte della tua formazione e che ritornano sotto altre vesti e
che ti fanno rientrare in sintonia e riprendere la dolce e
imprevedibile deriva nella musica infinita.
L'importante è che questi non
siano irrigiditi al passato, che non diventino ancore, ma siano
semplici boe di segnalazione che ti aiutino a concatenare e
riprendere il senso di godimento conoscitivo e il piacere della
ricerca del nuovo...
- Piano Magic: Life has not finished with me yet (Second Language)
- Waves On Canvas: Into the Northsea - (Psychonavigation)
- Swans - The Seer - (Young God Records)
- The Durutti Column: Short Stories For Pauline (Darla)
- Dead Can Dance – Anastasis (PIAS)
Tremolo
Il tremolio delle voci, il ribollire
lento dei bassi sullo sfondo della metropoli rappresenta ancora al
meglio la generazione precaria.
L’attacco al Welfare in corso ha
distrutto alla base indie music, perche si fondava sulla facilita di
accesso al “reddito di cittadinanza”. Poter vivere da musicista è
oramai illusione e quel che resta dell' ultima scena musicale
inglese (l'ormai post-dubstep) ci racconta uno spleen urbano
sull'orlo di un abisso.
- Desolate: Celestial Light Beings (Fauxpas Musik)
- Burial: Kindred/Truant Rough Sleeper (Hyperdub)
- Holy other : Held (Triangle)
- Old Apparatus: Alfur/Harem (Sullen Tone)
- Kid Smpl: Skylight (Hush hush rec)
Respiro
La metropoli opprime, lo smog, il
rumore dei clacson, il rombo dei motori e le costruzioni di cemento
incombono . Per rilassarsi occorre uscire, prendere una stradina di
campagna liberare l’orizzonte acustico, ritrovare la lentezza di
cui si ha bisogno per rientrare in sintonia con il proprio respiro.
- Bersarin Quartett: II (Denovali, 2012)
- Brambles: Charcoal (Serein)
- Bvdub - All Is Forgiven (n5MD)
- Various artists: ... and darkness came (Headphone Commute)
- Richard Skelton: Verse Of Birds (Corbel Stone Press)
Silenzio
Disperati e felici. Questa è la
sensazione di chi è alla deriva nell’oceano di suono.
Travolti dalla libidine del flusso
infinito di suoni e contemporaneamente incapaci di definirne le
forme.
Per godere appieno di questo oceano
e non esserne sopraffatti serve saltuariamente una sottrazione da
quest'onda continua. Per evitare l'atonia emotiva ogni tanto serve
ricreare le condizioni per l’ascolto del silenzio.
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