Tempi di esuberi, tempi di eccedenze.
Sovrabbondanza di suoni rispetto alla capacità di godimento.
L’infinito ampliamento dei segni sonori in rete conduce alla fuga infinita da un oggetto all’altro, all' impossibilità di fermarsi e alla frustrazione depressiva.
Tanto più che dato l’enorme divario tra la massa di musiche accessibili e il tempo di attenzione disponibile molto spesso si finisce col concentrarsi solo sulle fonti sonore che ribadiscono le nostre convinzioni, e per rinchiuderci nel ghetto del proprio “sentire” del momento.
Per esorcizzare questo rischio ogni tanto ripeschiamo suoni che ci serve ritrovare quando si è perduti nel caos, perchè fanno parte di noi, ti permettono di concatenare, di trovare il giusto ritmo.
Allora, per questa settimana, ci fermiamo un attimo e frughiamo nella nostra valigia dei suoni, prima di riprendere la deriva nell'oceano musicale attuale.
Apriamo la valigia e facciamo uscire alcuni brani, così, senza parole, solo un breve fluire di ricordi sonori... buon ascolto
Sovrabbondanza di suoni rispetto alla capacità di godimento.
L’infinito ampliamento dei segni sonori in rete conduce alla fuga infinita da un oggetto all’altro, all' impossibilità di fermarsi e alla frustrazione depressiva.
Tanto più che dato l’enorme divario tra la massa di musiche accessibili e il tempo di attenzione disponibile molto spesso si finisce col concentrarsi solo sulle fonti sonore che ribadiscono le nostre convinzioni, e per rinchiuderci nel ghetto del proprio “sentire” del momento.
Per esorcizzare questo rischio ogni tanto ripeschiamo suoni che ci serve ritrovare quando si è perduti nel caos, perchè fanno parte di noi, ti permettono di concatenare, di trovare il giusto ritmo.
Allora, per questa settimana, ci fermiamo un attimo e frughiamo nella nostra valigia dei suoni, prima di riprendere la deriva nell'oceano musicale attuale.
Apriamo la valigia e facciamo uscire alcuni brani, così, senza parole, solo un breve fluire di ricordi sonori... buon ascolto
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