Ogni settimana all'interno di
Diserzioni propongo una decina di brani, tratti molto spesso da album
da poco usciti. Molti da ascoltare approfonditamente (nei ritagli di
tempo molto spesso rubati al sonno), ma infinitamente pochi in
rapporto alla quantità di suoni che mi arrivano ogni giorno dalla
rete, anche in un campo sonoro di nicchia come quello che Diserzioni
segue.
Come scegliere? Come selezionare?
Impresa tutt'altro che facile.
Anche seguendo esperienza e consigli
fidati, molto spesso si ascoltano suoni facoltativi, a volte
potenzialmente interessanti, più raramente sono davvero
imprescindibili.
Naturalmente per il mio sentire, spesso
non coincidente con le valutazioni di altri.
Come scegliere allora? A cosa dar peso?
Che strategia privilegiare?
Meglio correre il rischio di perdere
alcuni suoni o di perdersi nei suoni?
Diserzioni nasce ogni settimana da una
infinita negoziazione tra queste due opzioni. Da un'oscillazione
continua e dalla convinzione che come diceva William Burroughs: “la
cosa peggiore da fare è rimanere immobili”.
L'auspicio è che l'ascoltatore senta e
condivida la tensione che anima questa trasmissione e l'irrequietezza
che impedisce di fermarsi troppo a lungo su qualcosa.
Anche a costo di disperdersi.
Nel suono e nel mondo.
Nessun commento:
Posta un commento