venerdì 26 giugno 2015

Diserzioni 25 giugno: Ciao oscurità


Ciao oscurità,
vecchia amica mia
è un piacere ritrovarti
coi tuoi ricettivi silenzi
con la tua capacità di ascoltare i sogni irrequieti
di notturni e romantici suoni

Kubek : Hello Darkness
Nyken: Within The Dark
Subknot: Falling
Lakker: Milch
Nocturnal Sunshine: Believe (feat. Chelou)
Trampique: Venus
Craset: Errant
Niels Binias X Atsuko : Dismantle
Plato: Hara
Tobias: For You
John Murphy: Sunshine (burdens Remix)
Raiin & Solace: Reach


venerdì 19 giugno 2015

DIserzioni 18 giugno: Orizzonte congelato



Mentre il presente s’infrange
come uno specchio rotto
che riflette e moltiplica infinitamente
ti volti indietro e immagini
di fermare il tempo
in un' orizzonte congelato


Geskia: Frozen Horizon
Andrew Liles: Marian Unfaithful
Sisterhood - Colours
Blvck Ceiling: Numbs
Vatican Shadow & Cut Hands: We Hunger (Vatican Shadow Remix)
Six Six Seconds - Tearing Down Heaven
Född Död: Utan Skugga
Limitless Wave X Bl Nc – Everything
Automat: Plusminus
Zamilska: Army
Lifted: Silver


giovedì 11 giugno 2015

The sound beyond

Ho avuto una visione l’altro giorno.
Dovuta al caldo, forse...
Era un’orribile giorno al calor bianco, un’afoso giorno come tanti altri nella padania orientale.
Stavo camminando in quei non-luoghi fatti di asfalto, tipo centri commerciali, parcheggi con cartelloni pubblicitari rotanti, vetrine che riflettono il sole accecante, insomma quei posti che nei festivi diventano “alternativi” alle lunghe code verso il mare.
Ma la cosa peggiore era la musica, orribile, specchio di un mondo dove le uniche cose a durare più di una canzone di Antonacci sono guerre e carestie. E quando gli altoparlanti ripetono qualche radio è anche peggio: alternano musica inascoltabile a inutili speaker gossippari. Mi sento soffocare e decido di accelerare il passo per scappare da lì.
Ad un tratto giro in una stradina di campagna, mentre l’aria rinfresca e la luce lascia spazio alla penombra della sera riflessa nel largo canale. Sono circondato da querce per le ghiandaie, noccioli per i moscardini, biancospini per i merli, ontani per i lucherini e poi carpini, frassini, salici per i picchi ...
Ed è subito un altro vivere. C’è musica nell’aria, un suono che mi ricorda emissioni notturne di tanto tempo fa.
Quel suono dell’anima che non riesco mai ad riascoltare perché invaso dal "troppo" attuale.
Intro romantico affidato al solo pianoforte, dalla quale lentamente emerge una breve ossessiva melodia sulla quale si aggiungono il clarinetto, un decadente coro di tastiere ed, ultima, la voce a cavalcare una armonia che cattura.
Voci e suoni amici, conforto di un passato pieno e di un futuro aperto. Il paradiso insomma.
Da non muoversi più da qui.
Ma ecco proprio sul più bello sento una botta sulla spalla e il brutto concerto di chiacchiericcio, di “one nation one station”, di clacson, di rombi di motore e voci incazzate ricomincia: “Ecco il tuo solito mondo di merda”.
Quella breve ed intensa visione ora mi sfugge, ma il suono attraverso la quale è apparsa rimane:



Suono: Minox - Psiche
Foto: Danilo Gaiotto

venerdì 5 giugno 2015

Diserzioni 4 giugno: Nelle vene del suono

Per lasciarsi trasportare all'interno,
per provare a scorrerci dentro
per scendere nel suo profondo
per trovare nuova linfa
che pulsa nelle vene del suono

Kleerup Ft Lykke Li: Until We Bleed (Yung Gud Sad Remix)
Gelka Feat. Phoenix Pearle: Million Nights (Synkro Remix)
Breakage: Bad Blood
Niquill: Absence
LO2S:  Late
Glxy: Promise
Fynn:  Simple Life
Eocene Nine: Chasm
HNRK: Hauptbahnhof
Legiac: Keplerian Orbit
Gantz: Gantz - Elmo Rehab
Logos: Savanna Overlord