venerdì 27 marzo 2015

Diserzioni: Il silenzio dei fantasmi

Il vento si diverte
a plasmare figure
ad evocare percezioni acustiche
che s'infilano dentro il buio
rompendo il silenzio dei fantasmi

Robert Haigh: The Silence of Ghosts
Fabio Orsi: Just For A Thrill
Hoffman: Think About The Time (feat. Daytripper)
Poly: Joyeuse
Timmiej: insane
Eskmo: Feed Fire
Dbkkb - Tonight
Antony Deep & Twisted Psykie - Dream On
Twisted Psykie - Nobody's Fool
Giz: Safe
Headdreamer: All Is Illusion
Polygon - Sein Lassen (Remix)
 
http://www.sherwood.it/media/7185/1007f4b01161e30d/diserzioni_27-03-15.mp3


venerdì 20 marzo 2015

Diserzioni 19 marzo: In caduta libera

La forza di gravità si fa assente,
mentre galleggi nell’oscurità
ignorando cosa tenga in serbo l’abisso.
T’abbandoni comunque al dolce fluttuare,
scegliendo la profondità dell’oceano
e lanciandoti in caduta libera nel suono

Curve: Falling Free (Aphex Twin remix)
Dasha Rush: Scratching Your Surface (Revisited)
Anna Caragnano & Donato Dozzy: Parola
U-Ziq: Tambor
Mankrikk: Bonobo
Inventions: Escapers
Julian Kruse - Fallen From The Sky
Snowday-The-Seventh-String
Vector-Circle
Nourma & Hail - Playground
Enigma Dubz: Requiem

http://www.sherwood.it/media/7175/4f8df4f5bc9b1f97/diserzioni_19-03-15.mp3

giovedì 19 marzo 2015

James Blake e crooners in divenire


Sembra spuntare di nuovo la “canzone”. 
Anche nelle più ermetiche, indefinibili e indecifrabili musiche degli ultimi anni.
Al termine di un'era dominata da voci pitchate, evanescenti, spettrali usate dai produttori elettronici, prese a piene mani dal postdubstep e poi da  molti altri generi, sembra  spuntare di nuovo l'esigenza del cantato.
Naturalmente il “songwriting” non è mai sparito, ma restava legato a vecchie formule. Ora però la tendenza di manipolare digitalmente frammenti di voci è diventato in molti casi manipolare digitalmente la propria voce per diventare cantante; insomma dalla costruzione di tracce si ritorna a scrivere canzoni.
Prendiamo il più famoso degli esempi: James Blake,  senza dubbio l'uso della voce nei i suoi primi lavori era ispirato da Burial la cui combinazione di beat 2step e campioni vocali aveva indicato la strada per le più originali musiche degli anni a venire.
Burial produceva tracce che sembravano versioni dub di canzoni, solo che le canzoni non c'erano. Ora sembra ci sia l'esigenza di costruire gli originali, e questo ha comportato la sostituzione dei campioni con dei vocalist reali.
Ascoltando i dischi di Blake in sequenza cronologica, questo risulta emblematico: è come ascoltare un fantasma che gradualmente assume una forma materiale.
Una traccia come " I Only Know (What I Know Now)" da Klavierwerke EP è l'esempio perfetto di come la canzone spariva in una “version” fatta di una serie di sospiri intonazioni incomprensibili.
La voce qui è una manciata di pitch e tic e ha un effetto spettrale che si espande per  tutto il pezzo.

Ma con l'omonimo album di debutto di Blake, già qualcosa cambiava e la voce de-frammentata di Blake si spostava in primo piano del mix, pur mantenendo quella tremante, tremula, precaria qualità che rendeva i testi sfuggenti e le canzoni non ancora compiute.
L'ultimo “ Overgrown”, le influenze post-dubstep si sono ulteriormente attenuate.

Il formato canzone riprende sempre più la sua forma, anche se non ancora (fortunatamente) del tutto definita.
Quello di James Blake è solo l'esempio più famoso ma le tendenza si è molto diffusa.
Cosa resta  dell'influenza del post dubstep/ elettronico in questa evoluzione?
Certamente la malinconia del post rave. Il ritorno all'introspezione, il ritorno a casa  dopo l’euforia della “generazione ecstasi” accompagnata da bassi allungati e tremolanti a renderne instabile l’impianto.
Questa tendenza di ritorno alla canzone risulta interessante quando resta ancora ibrida.
Mezza canzone, crooner in divenire, un fantasma ancora non materiale.

http://www.sherwood.it/media/7174/a73ef49a8920d2fb/crooners.mp3

Tracklist:
Eyeland & Kosikk: Untitled
The Antlers: Kettering (Unworldly Remix)
Jamie Woon:  Shoulda ( J A Y E E M Edit)
Dems:  Never Have Never Will
Tropics : Blame
Cortel: Run


venerdì 13 marzo 2015

Diserzioni 12 marzo: La parte oscura della luna

conoscersi dall' altra parte, dalla parte opposta,
dal  lato che non mostri mai a nessun altro
dove c'è  il buio  più intenso da scrutare
dove scovi quei suoni che ti portano
nella parte oscura della luna

Volor Flex: Luna
Am X Unimog: Inner
Solace: Saudade
CRÆTION - Want
Phoria: Turtle Rework Master
Castenada: Brokentb (Autodream Remix)
Woodju X Coma: I'm So Tired
Deadboy: It Did Not Feel Right
Jan Amit: Grace
Spurv & Sangam:  Never Was
Teos: Underwater
Trilla Knight: Night Tale
Kotkee: Martin


Luca Urbani: Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi..

Eravamo simili ma non uguali.
Simili ai punk, anche loro in lotta con un presente nero e con la stessa ansia di sperimentare. Ma mentre il punk urlava fuori c'era chi urlava dentro.
C'era chi al pogo preferiva i lenti movimenti circolari in pista da ballo, chi alla rabbia disperata faceva subentrare un'intimismo altrettanto (e forse più) disperato.
Sono passati 30 anni da “1964-1985 Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi - Del Conseguimento Della Maggiore Età” dei CCCP frutto dell'incontro tra il chitarrista Massimo Zamboni e il cantante-sciamano Giovanni Lindo Ferretti. Il sound era nevrotico, allucinato senz'altro punk. Ora Luca Urbani effetua un'operazione inusuale ovvero il rifacimento integrale di quell'album dei CCCP, facendolo diventare altro, una creatura simile.
Perché riprendere i nervosi gli psicopatici CCCP? Per la semplice ragione che la nevrovi e la psicopatia sono le più acute malattie di cui soffriamo tutti anche oggi.
Ma mentre dico queste parole so benissimo che tutto cambia e niente è come trent'anni fa.
Lo so, ma le dico lo stesso. Le dico e le ripeto, perché vedo lo stesso presente nero e la stessa voglia di trovare una via d’uscita anche ora.
Quindi questo disco nonostante ricordi più l'intimismo dark che la furia punk, più i Cure che i Sex Pistols, più Robert Smith che Johnny Lydon, insomma che alle sfuriate delle chitarre sostituisce un suono più riflessivo e ricercato è comunque dedicato a coloro che vedevano gli anni 80 della sfrenata corsa al consumismo alla rovescia.
Questa rilettura di uno degli album più importanti della Musica italiana (con la "M"maiuscola) ha provocato in me un profondo piacere. Perchè a volte serve accompagnare la propria follia, il sentirsi costantemente fuori posto con suoni in cui riconosci parte della tua storia mantenendo lo spirito limpido e la visione chiara che è:
Solo una terapia, solo una terapia, solo una terapia…"

sabato 7 marzo 2015

Diserzioni 5 marzo: Nell'ombra


Oscure e impervie le strade
dove gli spenti lampioni
disegnano quel che sembra
un desolante paesaggio

Buie e inquiete le strade
dove accendiamo suoni
che proiettano le nostre sagome
danzanti nell'ombra

Anoice:  Memories Of You
Steve Wilson: Perfect Life
Arovane: Nostalghia I
Alio Die & Lorenzo Montana: Hydra E Vers
Second Moon Of Winter: Those Days Are Gone
One Path: Now Or Never
Curlyrock: Run Run Run
Look.: Day Drunk (Feat. Noahn)
Snow Ghosts: The Fleet
Hubwar: To The End Feat.Nekochan (MyHead Remix)
NEKOCHAN: My Bloodyful Heart (MyHead Remix)