venerdì 28 febbraio 2014

Diserzioni 27 febbraio: Impossibile romanticismo

L' incessante superamento del limite costituito
l'amare il non definito tendere all'infinito
l'intensa bellezza oltre le convenzioni
può diventare causa di sofferta nostalgia
se non sei spinto e armato
di un'impossibile romanticismo

Visonia: Impossible Romance
Halls: Love To Give
Gem Club: Marathon (In Roses)
Current 93: Mourned Winter Then
Wild Beasts: Pregnant Pause
Poemss: Losing Meaning
Gigi Masin: Call Me
Federico Albanese: Queen and wonder
Stefano Guzzetti: To Sleep For A New Day
Fabrizio Paterlini: Darkness is not the opposite of light
Johann Johannsson: McCanick
Bohren & Der Club Of Gore: Ganz leise kommt die Nacht

http://www.sherwood.it/media/5864/a08281118d496c41/diserzioni_27-02-14.mp3

domenica 23 febbraio 2014

Noi non ci sanremo

 
Nella settimana del festival di Sanremo mi ritrovo tra valanghe di post nei social network (anche di ascoltatori di suoni altri), tra decine di pagine dei quotidiani e non so quanti servizi televisivi dedicati a questo evento.
Penso ai suoni che sono passati nel mio apparato uditivo questa settimana e sorprendentemente m'accorgo di aver ascoltato quasi esclusivamente musica italiana.
Album di Gigi Masin, Stefano Guzzetti, Fabrizio Paterlini, Mario Massa & SaffronKeira, Molven .
Che sia il caso di ripensare la geografia sonora di questo paese?
Sicuramente questi lavori (e non solo) ci inducono ad uno scarto, a una dislocazione.
Ci offrono un'altra visuale prospettica.
E ci ricordano come il suono (e non solo quello) sappia lavorare contro l'omologazione e contro la rimozione.
Perche' la realtà sonora italiana non è mai solo quella che ci racconta la televisione o l'informazione mainstream.
Con buona pace degli apologeti dei Talent show che incessantemente celebrano le performance di cloni che appiattiscono la creatività, con buona pace degli “intellettuali” che incessantemente celebrano il festival della canzone italiana come autentica cultura musical-popolare.
La musica – quando ancora sa essere tale - ritrova la stratificazione, la differenza, la complessità.
Ritrova il “differente” dal già sentito e lo rimette in campo.
E ci rammenta che la differenza esiste ed è molto semplice:
una musica consente all'ascoltatore di sentire solo ciò che già conosce e gli è familiare, laddove l'altra musica obbliga l'ascoltatore a pensare e ricercare ciò che ascolta.
Che sia per questo che del festival di Sanremo parlano tutti, mentre dei dischi che ho ascoltato in questa settimana (sono pure questi musica italiana) non parla nessuno?

Ascolti citati:
Gigi Masin: Talk To The Sea ( Music From Memory)
Stefano Guzzetti: At Home. Piano Book Vol.1 ( Home Normal)
Fabrizio Paterlini: Now – The Art Of The Piano (fabrizio Paterlini Music)
Mario Massa & Saffronkeira: Cause And Effect ( Denovali)
Molven: Network ( Laverna)

venerdì 21 febbraio 2014

Diserzioni 20 febbraio: Lotta clandestina

vive come in una caverna
nuota nel profondo denso di contraddizioni
scava e respira l'underground
resiste e libera la sua quotidiana
lotta clandestina



Hatti Vatti & Sara Brylewska – Struggle
Eric Dingus: Smoke
Jabu: You & I (Kahn Remix)
My Panda Shall Fly: Ark (spirit Servant)
Dysposium: Her Sanctuary
OLV: Close To Us Ft. Låpsley
Cheney Weird - Lost Kids
Foryou: Swept Up
Vacant: Wanderer
Encore: Lost Sky
Jay Rodger - Moments Of Silk (Aeuria X Soular Order Remix)
Atlas: Ashycan
Aminuts: Embrace

http://www.sherwood.it/media/5827/497c5675e611bc75/diserzioni_20-02-14.mp3

lunedì 17 febbraio 2014

Gigi Masin: Talk to the sea

Ci voleva Gigi,
ancora sempre il grande Gigi Masin
inesorabile intrasigente libero
per ricordare a tutti noi
quanto il suono ci sia indispensabile.
Ascolti pochi secondi e capisci.
Capisci come quella compostezza (dei suoni, del ritmo)
sia più necessaria, ed emotivamente eversiva,
di tutta quella frenesia digitalizzata
che rimbalza da un social network ad un blog
da un soundcloud ad un bandcamp.
Mentre la smania di accumulare file sonori
riempie hard disc di inutili cloni
e finisce per alterare e falsificare il sentire
Gigi Masin continua a proporre, a perseguire un suo modello di suono
che scegliendo deliberatamente la poesia
arriva a snidare l'anima del mondo e di noi stessi.

Talk to the sea” esce in doppio vinile per l' olandese Music From Memory.
E' una collezione che spazia nella trentennale vita artistica dell'artista veneziano tra inediti e pezzi inclusi nei suoi oramai introvabili album.

C'è da chiedersi, piuttosto, perchè da noi
nessuno (o quasi) abbia mai dato spazio a dischi così
dischi capaci di riattivare la facoltà della sensibilità
in un mondo (musicale ma non solo) dove questa facoltà è stata distrutta.
Che dipenda dal fatto che Gigi coltiva, a modo suo, la profondità
mentre questo paese, oramai assuefatto, l'ha dimenticata
vivendo appagato nel dominio della superficialità?

venerdì 14 febbraio 2014

Diserzioni 13 febbraio: Passioni notturne

Avvolto dal buio,
e dalla percezione del suo trascinarsi lento e grave
travolto dal  quel suono estraneo
che s'insinua e ti trasforma in altro
come un incontrollabile trasporto emotivo
mosso da una  feroce passione notturna
   
Area Forty One: Nocturnal Passions Part I
Nrsb-11: Austerity
Actress: Our
Ø: Takaisin
Valentin Stip: Pendule
Rainer Veil: Uk Will Not Survive
Illum Sphere: At Night
Blue Daisy: Devil's Pie
Lexis: Firmament Living (Feat. Bijou)
Venture: Nothing Makes Sense Without You
Birds Of Passage: Take My Breath


http://www.sherwood.it/media/5757/85a0ed3dd7d10d58/diserzioni_06-02-14.mp33

venerdì 7 febbraio 2014

Diserzioni 6 febbraio: Nera luce

Al di là di porte chiuse
oltre cancelli del possibile
seguendo sentieri antichi
tracciati da indomabili cercatori di misteri
e trovare gioielli nascosti sotto il mantello del buio
captabili solo attraverso quella luce nera,
faro nel crepuscolo senza fine

Dralms:Crushed Pleats
Kvb: Dayzed (Regis Remix)
Aki Aki: Dark Night
Deathday: Dropped Into Obscurity
Alcest: Opale
Aftersun: When Mama Was Moth
Barnett + Coloccia: Harbor
Unreality:Acid
Pye Corner Audio: Dystopian Vector Part One
Third Person Lurkin: Lake Of Wood
David J With Jill Tracy: Bela Lugosis Dead Undead Is Forever

http://www.sherwood.it/media/5757/85a0ed3dd7d10d58/diserzioni_06-02-14.mp33

giovedì 6 febbraio 2014

NRSB-11 - Commodified

Ogni volta che piove ininterrottamente per  diversi giorni mettendo a rischio idrogeologico i nostri devastati territori mi ritorna  puntuale in mente quell'atmosfera di un mondo diventato invivibile mostrato in  Blade Runner.  Di conseguenza ritornano le visioni del cyberpunk, un amore di gioventù che ogni tanto riemerge.
Erano tempi dove il futuro riempiva l’immaginario collettivo e il rapporto dell’uomo con la macchina prometteva il dispiegarsi di nuovi orizzonti,  di realtà virtuali che ci avrebbero portato in una nuova era. Ma chi aveva l’anima punk/dark cominciava già allora a vederne i rischi.
Pur assumendo pienamente la tecnologia informatica e cibernetica si cominciava a guardala con atteggiamento dissacratorio ed estraneo ai luoghi comuni ed a segnalarle sia le potenzialità che i pericoli.
Ma non siamo qui per parlare del cyberpunk, ma di un disco cyberpunk:
NRSB-11 - Commodified che esce per  Morphine Records. Un progetto  di DJ Stingray e di Gerald Donald
DJ Stingray, aka Sherard Ingram, è una delle figure principali della musica elettronica, in particolare le sue uscite con Urban Tribe
Gerald Donald, è invece colui che assieme a James Stinson diede vita ad una delle più straordinarie avventure techno che la musica ricordi: i Drexciya.
Il fondatore dell'etichetta che pubblica il disco ovvero la Morphine Records, è Rabih Beaini aka Morphosis, musicista elettronico e sperimentale libanese con sede a Berlino e appassionato di techno di Detroit, quella delle origini con tutto il suo bagaglio fantascientifico.
La fantascienza, nella techno detroitiana si presta come metafora per la condizione afro-americana e confluisce nella produzione musicale in modi che si dichiarano afrofuturisti.
Il robot, allora, è lo schiavo deportato e oppresso da un bianco alieno, rapitore ed oppressore. L’astronave è la nave negriera che solca un cosmo, l’oceano Atlantico, verso il pianeta alieno America dove si terranno gli esperimenti schiavitù e segregazione. La Forza della sottomissione è combattuta con quella invisible e tenace della underground resistence.
Ma a differenza di produttori come Jeff Mills o Derrick May e altri miti della techno detroitiana, Gerald e Sherard, con NRSB-11 sembrano alla ricerca di qualcosa di ancora  più inquieto e oscuro. La loro musica è sicuramente techno e si basa sulla scienza, fantascienza e concetti afro-futuristici, ma con quel sentire critico di chi vive intensamente e criticamente l’oggi e le sue contraddizioni, quasi un afrofuturismo virato al presente.
Scorrendo i titoli del’album, si capisce perfettamente che la fantascienza c’entra poco, anzi sembra proprio di leggere un mondo senza futuro e con un presente catastrofico dove più che alla resistenza sembra si punti ad un’altra diaspora: quella verso il post-umano.
Musiche e suoni per inquieti mutanti che non vogliono diventare semplici androidi replicanti.

 

Tracklist:
1. Intro
2. Consumer Programming ( consumatori programmati)
3. Bioethics (bioetica)
4. Living Wage (salario minimo)
5. Laundered (riciclato)
6. Market Forces (onnipotenza del mercato)
7. Offshore Banking (paradisi fiscali)
8. Dead Civilization (morte della civiltà)
9. Globalization (globalizzazione)
10. Industrial Espionage (spionaggio industriale)
11. Austerity (austerità)
12. Shadow Corp (società fantasma)