martedì 27 novembre 2012

Diserzioni 27 novembre: Volo dentro

Ti sollevano e ti portano via
senza il peso di ciò che ti circonda
s'inoltrano nel fitto mistero
che s'annida in ognuno
con la grazia di un volo dentro

Kasstedy And Zaurio: Yellow
Hiholl: Breath Of Autumn
Carlos Cipa: The Whole Truth
Brambles: In the androgynous dark
Sophie Hutchings: By Night
Daniel Land: Last August
Garth Stevenson: Flying
Iitem Caligo: Johann
Black Elk: Spark
Prose: Gallows
R.Roo: From You

martedì 20 novembre 2012

Diserzioni 20 novembre: L'ora più buia è appena prima dell'alba

Il battito che rallenta di notte
il tempo che non urge i diurni ritmi
lo scandire della lancetta che tace
l'occhio che si libera dall'accecante luce
la mente che finalmente vaga libera
nell' ora più buia che arriva poco prima dell'alba

Dj Rum: The Darkest Hour Is Just Before Dawn
Atlas: 4am
Ghosts: Judge
Borealis: Not Of This Reality
Ghostlight: Tomorrow’s Child
Old Apparatus: Linge
Koreless: Lost In Tokyo
Lol Boys:Changes (Shlohmo Remix)
Blue Daisy & Unknown Shapes: Insomniac Love
Author : In The Sky
Ghostek: Vacuum

sabato 17 novembre 2012

Brambles: Charcoal (Serein)

Negli ultimi anni molta della musica cosi detta “modern classic” è diventata mainstream, in Italia per esempio, è rappresentata da personaggi come Allevi o Einaudi. Ma spesso questa, a mio avviso, si limita ad un stantio romanticismo e non riesce a far volare la mente.
A volte, capita invece che si ascoltino alcuni album che ti trasportano via in qualche luogo lontano per essere riportati nella realtà di nuovo solo quando la musica finisce. Durante quel tempo nulla intorno a te sembra avere importanza. Solo alcuni album riescono a farlo e in campo “modern classic” Charcoal , l'LP di debutto di Brambles, è certamente uno di questi. Questo è il lavoro d'esordio del strumentista/solista Mark Dawson ed è uscito su etichetta britannica Serein. Sembra essere un album profondamente intimo anche se scritto e registrato in una residenza collettiva di Melbourne, dove il musicista inglese vive.
Nel “palazzo dipinto”, cosi si chiama questa casa comune, c'è un pianoforte, e Mark faceva le ore piccole a comporre le sue musiche, approfittando della quiete della notte.
Questo è senza dubbio un album notturno in cui tutto si muove lievemente e lentamente, ma dove il buio apre spazi a mistero e inquietudine. La foresta oscura della copertina sembra raffigurare questa attrazione fatale con lo sconosciuto (foresta deriva dal latino “foris” ovvero estraneo) e con la ricerca di qualche inesplorato terreno della propria fantasia.
Esplorazione effettuata attraverso il pianoforte ed effetti chitarristici che formano una brillante miscela fra neoclassica, ambient e atmosfere notturne.
Questa tensione tra inquietudine e romanticismo, tra staticità e lento movimento, tra solitudine e comunità rende questo album vivo ed in grado di elevarlo tra i migliori dell'anno in campo “modern classic”.

Tracklist
1 To Speak Of Solitude
2 Such Owls As You
3 In The Androgynous Dark
4 Salt Photographs
5 Pink And Golden Billows
6 Arête
7 Deep Corridor
8 Unsayable

martedì 13 novembre 2012

Diserzioni 13 novembre: Dream step

veloci visioni metropolitane
sfuggono dai finestrini dei vagoni
e mentre le gocce di pioggia scivolano sui vetri
sfocando i conosciuti contorni
la mente viaggia a passo di sogno

Stumbleine: Catherine Wheel (ft Birds of Passage)
Actraiser: Phantomile
Anthony Drawn feat.Graciellita: Callin out
Albert Swarm: Fadima
Cube Face: called you
Purity Ring: Lofticries
Holy Other: Tense Past
Halls: Funeral
Beacon: It Won't Be Long
FPRF: Crystallization Point (Nocow Remix)
How To Dress Well: Cold Nite
Asa: sweeter things

lunedì 12 novembre 2012

Dream Step: Se il dream pop cambia passo

Una ragazza minuta con voce angelica tanti anni fa cantava di personaggi dai strani nomi (Ivo Lorelei Beatrix Persephone Pandora Amelia Aloysius Cicely OtterleyDonimo) accompagnata da i gemelli Cocteau. Di lì prese il volo un sound chiamato dream-pop, un genere mai passato realmente di moda, ma che ogni tanto riprende il volo inebriando il nostro cuore.
La retro-mania, il recupero di sonorità passate è oramai la principale ispirazione delle miriadi di uscite sonore dei nostri tempi, ed è oramai molto indagata e discussa. A ben vedere la musica si è sempre nutrita del proprio passato, ma solo quando a questo riesce a cambiare il passo crea quella vertigine che ho sempre amato nel suono.
Il dream pop qualche volta ci riuscito trasformandosi in shoegaze e recentemente in quel hype chiamato chillwave.
Io ho sempre cercato chi ha la forza di agire sul tempo, di essere tempo, consapevole dell'importanza di certo passato, ma con i piedi nel presente e lo sguardo ai risvolti futuri.
Ma quanti artisti sanno darci oggi questa vertigine del tempo e dei suoi paradossi, in un mondo sonoro dove il tempo viene ingabbiato, immobilizzato, narcotizzato (radio/festival '80, i mitici '60/ 70 e serate a tema di revival vari ecc.) con l'intento di privarlo degli effetti anarchici che il sentimento del tempo può generare? Non molti in verità.
Allora quando sentite il suo brusio fate attenzione perchè accanto al fruscio di sonorità passate, mischiate ad esse forse sentirete qualcosa che lo spinge oltre, ed ecco che i fantasmi del passato rivivono, ridiventano attuali e non solo sbiaditi ricordi e vecchie nostalgie.
Il corpo emozionale è stato ed è il piano su cui si svolge la più delicata ed estrema delle battaglie, per renderlo apatico bombardandolo di cose già sentite, immobilizzando il tempo, scongiurando i balzi in avanti. Ecco che i più restano ancorati alla musica ascoltata da “giovani” e fanno la fine di quelli che ascoltano tutta la vita quello che ascoltavano quando avevano 20 anni!
Certo alcuni dischi “dream pop” degli inizi restano insuperabili, ma se gli elementi usati diffusamente nell'underground negli ultimi anni (voci balbettanti, chopped beats, indizi di witch e wobble dubstep, le pitched-down post-Burial vocals) si fondono con quelle fiabe sonore, quest’ultime possono diventare inni di una nuova resurrezione emozionale.

Diserzioni 13 novembre: Dream step
stay tuned

sabato 3 novembre 2012

Diserzioni on air martedi 13 novembre

Surfing the next soundwave
Siamo nell'era della musica infinita e nonostante questo in troppi ancora seguono la scia del grande bastimento mainstream incapaci di cambiare rotta.
Così, oramai molte stagioni fa, Diserzioni gettò la zattera nell’oceano di suono e cominciò ad aprire la propria scia lontana dalla “Costa Crociera” della musica, virando dall’altra parte.
Con Diserzioni siamo andati in giro per i mari, incontrando tempeste, ma anche le aurore bellissime, tramonti cupi con le folate di nebbia, ma anche lune piene e notti stellate, ed incrociando altri naufragi alla deriva in queste infinite acque.
Sempre fedele al proprio spirito, Diserzioni continuerà anche in questa stagione il viaggio per incontrare la biodiversità sonora che ama ancora nuotare libera.
In questi anni abbiamo imparato a fluttuare in spazi continuamente mutevoli, imparato l'ascolto in situazione di assenza di gravità, sapendo che per schizzare in alto a volte basta togliere le zavorre.
E malgrado le zavorre del quotidiano si facciano sempre più pesanti, anzi soprattutto per questo, mollare gli ormeggi e vagare liberi nel marasma sonoro attuale ci sembra indispensabile.
Cosi attraverso i nuovi suoni elettronici, ambient, post rock, ethereal, modern classic, shoegazing, cold/dark/chill wave, post/dubstep, witch....Diserzioni vaga in arcipelaghi white minimali, pink sensuali, green clorofillosi, red marziani, dark catastrofisti, black soul/are, blue profondi…
Diserzioni è naufragio nell'oceano di suono, è zattera che segue le scie sonore dove più dolce è la deriva, ma è pronta a trasformarci in surf a cavallo della prossima onda anomala.

Da martedi 13 novembre on air/web
Stay tuned